Nick Carter un fumetto che fece storia

22 Marzo 2010 0 di Elvio

Molti della nuova generazione non lo conosceranno o non lo ricordano, eppure Nick Carter ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione del fumetto in Italia negli anni ’70.
Nick Carter fu creato tra il 1969 e il ’70 dal famoso disegnatore umoristico Bonvi, alias Franco Bonvicini, (autore anche delle striscie di Strurmtruppen) e da Guido De Maria.
Fu il primo esperimento (e credo unico) di fumetti per la televisione in Italia.
Sembrerebbe un paradosso, in quanto sarebbe più logico realizzare direttamente un cartone animato, eppure allora, si decise di sperimentare questa tecnica al fine di divulgare gli eroi della carta stampata, direttamente sul grande schermo.
Fu Giancarlo Governi (responsabile dei “programmi speciali” per la RAI), che pensò di realizzare una trasmissione con personaggi a fumetti che cioè parlavano sia con l’audio che con la scritta sui baloon (il fumetto appunto).

Governi incaricò quindi Guido De Maria di progettare il personaggio che doveva presentare la trasmissione, così dopo un accurato studio con Bonvi, nacque il poliziotto Nick Carter, che insieme ai suoi inseparabili e divertentissimi colleghi Patsy e Ten, nel 1972 diedero il successo alla mitica trasmissione “GULP! I Fumetti in TV”.

Il successo fu talmente eclatante che, nel 1978, Nick Carter e i suoi amici presentarono la trasmissione “SUPERGULP! Fumetti in TV”, ormai diventato un cult degli anni ’70 nientemeno in prima serata (alle 21:00 su RAIDUE)

Il nome del personaggio Nick Carter, fu ispirato dai racconti dell’omonimo poliziotto newyorkese inventato dall’americano John Russell Coryell e pubblicati all’inizio del ‘900 dalla casa editrice Nerbini.

Il primo episodio di Nick Carter “Il mistero dei dieci dollari” servì come presentazione generale e per l’approvazione del personaggio alla RAI.
Ancora oggi può essere reperito su internet, all’interno del sito www.nickcarter.it, o lo potrete vedere nel filmato qui sotto.

Quando alla fine il “maledetto Carter” smaschera il colpevole di turno, che è quasi sempre l’acerrimo nemico Stanislao Moulinsky o Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo (solo negli episodi di Supergulp!) il completamento della striscia è sempre la stessa: “tutto è bene ciò che finisce bene” e “l’ultimo chiuda la porta”.

A seguito del successo della trasmissione televisiva, Bonvi realizzò oltre ottanta storie a fumetti (Nick Carter Story), pubblicate dal “Corriere dei Ragazzi” tra il 1972 e il 1975. I disegni di alcune storie furono affidati da Bonvi a due suoi allievi, Clod (Claudio Onesti) e Silver (Guido Silvestri), che disegneranno anche alcuni episodi TV per Supergulp! con i testi di De Maria.

Le avventure di Nick Carter si caratterizzano per una doppia lettura che le fanno apprezzare sia dai piccoli che dai grandi: sempre divertenti e carichi di ironia, contengono citazioni sulla storia, il costume  e il cinema. I bambini difficilmente potevano capire che “La mela idraulica” sia una garbata parodia di Arancia meccanica di Stanley Kubrick, ma si divertivano comunque per le situazioni buffe contenute nell’episodio.

Le frasi caratteristiche delle striscie di Nick Carter diventarono a quei tempi dei veri e propri tormentoni “Ebbene sì, maledetto Carter!”, “Dice il saggio”, “E l’ultimo chiuda la porta!” entrarono nel gergo di una generazione intera e ancora oggi utilizzate.

L’attore Carlo Romano prestava la voce di Nick Carter (sostituito, dopo la sua morte, da Stefano Sibaldi e Giuseppe Rinaldi), Silvio Spaccesi doppiava Patsy, Giorgio Ariani doppiava Ten, Mauro Mattioli (imitando la voce di Amedeo Nazzari) doppiava l’acerrimo nemico di Carter, Stanislao Moulinsky, mentre lo stesso regista Guido De Maria dava la voce a Bartolomeo Pestalozzi di Pinerolo, che era l’allievo prediletto di Stanislao.

Non per rimpiangere i tempi che furono, ma la televisione, a quei tempi, era interessata alla formazione pubblica al pari di quanto non lo sia al giorno d’oggi. 

Un saluto a tutti, maledetto Carter!

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