
Solitamente non mi presto a dar consigli su come recuperare attrezzature e strumenti in stato di obsolescenza o fin troppo degradati dal tempo, più per l’inutilità di un lavoro che durerebbe troppo poco e perché, spesso, “il costo della ricetta non varrebbe il prezzo della medicina“.
Tuttavia è da un po’ di tempo che mi imbatto in casi in cui si intravede un vantaggio economico interessante, in casi in cui, con un minimo di lavoro, si potrebbe ottenere un recupero quasi totale del dispositivo da riparare.
Sto parlando dei pacchi batterie al litio applicati su utensili da lavoro (trapani, avvitatori, smerigliatrici, ecc.), overboard, biciclette o mezzi elettrici di locomozione.

In questi casi ho scoperto pacchi inservibili o diventati inutilizzabili non tanto per eccesso di usura delle batterie o per difetti, ma per uno stato irregolare di bilanciamento di carica tra le celle che impone al circuito di protezione della batteria (BMS) di interrompere la funzionalità e bloccarne l’uso (preciso che non si sta parlando di batterie a singoli elementi per smartphone né di accumulatori per laptop dove i problemi sono ben più variegati e diversi).
Ora, tenendo ben in mente il costo di tali batterie, chiunque si sarà fatto questa domanda:
ma è possibile che non vi sia un rimedio per poter recuperare il dispositivo per tirare avanti ancora qualche mese?
La risposta quasi sempre è affermativa, in verità quai sempre QUESTI PACCHI DI BATTERIE AL LITIO SI POSSONO RECUPERARE E RIPORTARE QUASI AL MASSIMO DELLA LORO EFFICIENZA CON POCA SPESA.
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