MdB e Garattini: sindrome da Melatonina del Guru in dolcevita

7 Aprile 2012 0 di girasole

Il fenomeno Di Bella, nonostante la discussa sperimentazione del ’98 che ne certificava inesorabilmente la sua inefficacia nella cura dei tumori, continua ad avere proseliti e seguaci.

Sembrerebbe che molta gente continui caparbiamente ed incurante dell responso scientifico, ad affidarsi a questo metodo non solo per un fatto di fiducia, ma anche per guarire!
Oltre al forum Di Bella, punto di riferimento ormai storico, ora si è aggiunto (con ottomila iscritti in costante crescita) anche la pagina facebook. che, oltre a fornire un valido supporto logistico, ha il grande pregio di condividere senza filtri ed in diretta, l’efficacia della cura nella maggior parte dei tumori.

Sarà per questo esplosivo ritorno in auge del MdB che ora tornano a scomodarsi i soliti e vetusti rappresentanti del mondo scientifico?

L’ultima occasione è stata fornita da una sentenza di Bari del Febbraio 2012 a favore di un malato (finora le sentenze positive sono state più di duemila) che ha stabilito l’erogazione gratuita dei farmaci del MdB. La ASL è ricorsa, rifiutandosi di seguire l’ordinanza del giudcie: si scatenano le polemiche tra favorevoli e contrari. Il fatto è stato citato su un precedente articolo di questo blog.

Questa ennesima sentenza a favore del malato, ha dato spunto ad esponenti del mondo scientifico e politico per sferrare un nuovo attacco al Metodo Di Bella (MdB).

Dal ’98 il fenomeno dei malati in cura col MdB è andato però evolvendosi: mentre prima erano costretti a curarsi quasi clandestinamente per non essere additati o addirittura ostacolati apertamente dalle strutture ospedaliere, ora sono incoraggiati e agevolati anche dai pareri favorevoli scritti su facebook e sui forum. Nell’interazione con tutti i soggetti che ne condividono le scelte terapeutiche, ormai tutti possono uscire allo scoperto, creando un gruppo agguerrito, pronto a difendere con orgoglio, le proprie scelte ed il sacrosanto diritto alla libertà di cura.

Questo movimento spontaneo nei confronti di questo promettente ed intramontabile metodo di cura , irrita palesemente i vertici dei vari circoli di potere, che speravano di averlo ormai definitivamente seppellito grazie anche all’ultima sperimentazione attuata da Rosi Bindi.

Uno dei personaggi più inquietanti (per le sue continue dichiarazioni) che stroncano non solo la validità della terapia Di Bella, ma anche per le sue affermazioni lapidarie sulla Melatonina, è il Direttore dell’Istituto Mario Negri, il Prof. Silvio Garattini.
Riportiamo un estratto di una intervista del Giornale, nell’illuminante dossier che ha aperto da mesi la giornalista Gioia Locati sul Metodo Di Bella di cui cito due punti salienti:

Perchè nel ’96 bloccò la vendita della Melatonina?  “Non serviva a niente, non c’erano evidenze scientifiche della sua efficacia sull’uomo.
In questi anni ha cambaito idea? “La Melatonina è utile solo per alleviare i disagi del jet lag(i disturbi che derivano quando si attraversano vari fusi orari e ci si sente stanchissimi)…”

Ancora, dopo 15 anni, un’evidente avversione per la melatonina! Che il Professore sia affetto da una rara Sindrome della Melatonina? … Al pensator che giunge ignaro si arrovellano più quesiti sul nostro Guru in dolcevita…
E’ interessante quindi approfondire luci e ombre di questo noto esponente della ricerca farmaceutica italiana.

 

Dobbiamo brevemente ripercorrere le vicissitudini della vituperata Melatonina, e ricordare il ruolo di Silvio Garattini nel lontano ’96, Presidente della Commissione Unica del farmaco il quale interdisse mediante il decreto 161 l’uso di questa preziosa sostanza.
Nello stesso anno ricordiamo che in concomitanza, un altro dei farmaci più determinanti del MDB, la Somatostatina, ad opera di un provvedimento del ministro Rosi Bindi (Dio li fa e poi… li accoppia) venne tolta dalla fascia A, cioè quella esente da ticket.

Fu così che la dose giornaliera, i 3 milligrammi di Somatostatina, venne venduta alla modica cifra di 516.000 £, un costo ben 5 volte più alto di quel che costava in Germania o in Grecia!

Il Decreto del Prof. Garattini,gettando nella disperazione migliaia di malati costretti a rinunciare ad una sostanza imprescindibile del MDB, innesca una protesta senza precedenti: i malati furibondi insorgono ed insieme ad un gruppo di ricercatori minacciano di denunciare lo Stato per omicidio colposo.

Miracolo: in un imbarazzante silenzio quatto quatto il Garattini ritirò frettolosamente il decreto!

Ora avremmo una questione da rivolgere all’esimio ricercatore, che dei suoi metodi di ricerca, studi randomizzati e quant’altro ne fa giustamente un vanto dichiarando perentoriamente ancora oggi: “La Scienza ha stabilito una metodologia, si fanno studi randomizzati su gruppi di pazienti e si ‘testa’ l’efficacia di una o più molecole

Ordunque, in linea col suo pensiero, dovrebbe spiegarci i criteri con la quale la Melatonina era stata decretata fuorilegge, illustrarci come è stato vagliato lo studio di questa sostanza e dove possiamo accedere alle documentazioni che hanno decretato quella sentenza sulla Melatonina, considerata da sempre totalmente innocua e venduta liberamente già dagli anni ’90 nei drugstore americani.

Senz’altro vorrà illuminarci sul nome dell’equipe che ha effettuato questi studir, oppure si sono basati esclusivamente sull’autorevole opinione del Prof. Garattini?
E se invece ha ritenuto giusto emanare l’importante decreto, quali sarebbeo gli studi che in seguito ne giustificavano il clamoroso dietro-front?

Ma andiamo oltre questo vergognoso episodio ancora oggi avvolto nella nebbia, almeno per quanto riguarda la mancanza di responsabilità di tali decreti da parte di uno Stato teoricamente al servizio di noi cittadini.
Nel frattempo gli anni passano e, strabuzzando gli occhi increduli nella lettura delle sue ultime affermazioni sull’inutilità della Melatonina, ci accorgiamo che nulla per l’esimio Prof. Garattini è cambiato da allora, statico  nelle sue elementari e sbrigative affermazioni.
Potremmo anche credere che il nostro bizzarro farmacologo sia vittima di una misteriosa ‘sindrome da melatonina’ e nutra, per questa sostanza, un’incomprensibile e viscerale antipatia, forse una vera allergia. Oppure dovremmo pensare che sia solo un triste esempio di ignoranza da parte di un così illustre ricercatore farmaceutico.

In questo caso Garattini potrebbe erudirsi sull’ostico argomento, se il consiglio non fosse troppo ardito: facendo una ricerca e digitando sulla massima banca dati medico scientifica www.pubmed.gov la voce melatonin, si evidenziano migliaia di lavori che documentano il suo fondamentale ruolo nell’equilibrio biologico in quasi tutte le funzioni vitali umane.

In breve la sintesi della scoperta sulla Melatonina portò alla ribalta dello scenario scientifico internazionale il nome del geniale Prof. Di Bella, che già allora aveva intuito e dimostrato, con i suoi primi esperimenti, una tra le prime imprevedibili proprietà di questa preziosa sostanza.
Non  occorre certo essere scienziati per comprendere l’importanza di questa scoperta!

“Inizialmente l’attenzione dello scienziato (il Prof. Di Bella) si concentra sulla genesi e la cura delle emopatie. L’occasione contingente è la leucemia del figlio di un amico, in cura presso il Prof. Storti, uno dei più autorevoli ematologi del dopoguerra, che allora operava a Modena.
Storti approva ed autorizza i primi tentativi terapeutici che tuttavia non riescono a salvare il bambino. Nelle manifestazioni sintomatiche delle ultime ore di vita Di Bella trova conferma di quanto già ipotizzato fin dagli anni 40: il sistema nervoso deve giocare un ruolo essenziale nella composizione del sangue.
Inizia gli esperimenti su cavie, stimolando elettricamente le habenulae, due formazioni nervose localizzate nell’epitalamo. Le piastrine, in seguito alla stimolazione, aumentano da 200 a 600mila.Tale incremento è determinato dalla secrezione di Melatonina, una sostanza isolata nel ’58 da A.B. Lerner (Premio Nobel) ed impropriamente classificata tra gli ormoni.
Peraltro nessuno ha idea degli effetti e delle proprietà della melatonina, che viene considerata una curiosità fisiologica e della quale si stabilisca con certezza un solo dato: è completamente atossica. Al contrario Di Bella comprende che la causa immediata di morte nelle leucemie è costituita dalle emorragie, specie cerebrali, originate dal basso numero di piastrine. E’ evidente quindi l’impiego elitario e concreto della melatonina.”

Questo fu l’inizio delle geniali scoperte del Prof. Di Bella.
Migliaia di pubblicazioni sulla  Melatonina ne evidenziano il ruolo decisivo nella prevenzione e terapia delle malattie degenerative, delle neoplasie, oltre che dei ritmi biologici, dell’immunità naturale.

“Il Dott. Mauro Todisco descrive come la cura a base di Melatonina evita la splenectomia.”

Se il Prof. Garattini conoscesse il Morbo di Werlhof e visitasse il sito creato dai pazienti stessi, saprebbe che questa rara e grave patologia, per cui la terapia di prassi comprende alte dosi di cortisone e immunoglobuline, fino ad arrivare alla splenectomia (asportazione della milza) scoprirebbe gli effetti incredibili della Melatonina, che insieme ad alcune vitamine comprese nel metodo Di Bella, riportano i valori delle piastrine a livelli normali, e senza alcuna controindicazione, a differenza delle cure tradizionali che hanno effetti disastrosi, senza risolvere, nella maggior parte dei casi, la malattia.
Questi pazienti sottolineano che sono guariti grazie al Dott. Todisco, uno dei medici che già negli anni ’90 credette e applicò il metodo Di Bella, scrivendo anche il libro “Non morirai di questo male”.

Gli studi del Dott. Todisco sono stati pubblicati dalla nota rivista scientifica statunitense Journal of Pineal Research, l’articolo:
“Melatonin makes splenectomy unnecessary in two patients with idiopathic thrombocytopenic purpura refractory to corticosteroids”. In questo lavoro il dottor Todisco descrive come la cura a base di melatonina abbia evitato la splenectomia a due pazienti piastrinopenici già indirizzati a questo intervento per la loro refrattarietà ai corticosteroidi.”

Per il Prof. Garattini, uno dei più acerrimi nemici del MdB, consiglieremmo inoltre di accedere a www.pubmed.gov dove potrebbe appurare che non solo per la MLT, ma anche per tutte le altre sostanze della Terapia Di Bella, sono presenti migliaia di studi che ne comproverebbero l’efficacia:
– somatostatina e/o octreotid in cancer therapye, 23.725 pubblicazioni, tra cui quella del premio Nobel Schally
– retinoidi, 10629 pubblicazioni
– vitamina D3, 4445 pubblicazioni
– vitamina E, 1.506 pubblicazioni
– vitamina C, 1.234 pubblicazioni
– calcio, 6.289
– inibitori prolattinici: cabergolina 181, bromocriptina 1551 pubblicazioni
– condroitinsolfato, 103 pubblicazioni
– omega 3, 502 pubblicazioni
– glucosamine, 123 pubblicazioni
– seleniometionina, 114 pubblicazioni

Ma il nostro ricercatore ha una risposta per tutto, e alla considerazione che la giornalista fa in merito alle numerose pubblicazioni sopracitate risponde con superba sicumera: “Uno per uno, ma l’efficacia del cocktail, ossia del fatto di impiegarli tutti assieme sui malati di cancro, non è stata dimostrata”
Acciderba che logica!Non si comprende perchè allora negli ospedali ti sparano insieme nelle vene vari flaconi di chemio dalle proprietà diverse dalle simpatiche colorazioni variegate, oppure le uniscano a cortisone, ad Anticorpi Monoclonali & C… (Mah!)

Concludendo: Il nostro esimio Garattini ci consiglia rassicurante che siccome nemmeno loro (loro chi?) sono molto convinti dell’efficacia dei chemioterapici sui tumori, l’ideale sarebbe fare le cure tradizionali… ma senza esagerare, senza accanimento.
Ah beh ora stiamo veramente tranquilli: il giorno che saremo ricoverati in ospedale di fronte a decisioni di vitale importanza, chiameremo l’infermiera e la pregheremo di apporre qualche piccola modifica alla terapia, di farci un po’ di chemio sì, ma non troppa dichiarando “Sa è un autorevole consiglio… però sulle dosi… non è stato molto preciso, ma possiamo sempre fare una telefonatina al prof. Garattini”

Questo sì che si chiama rigore scientifico!

Rassegnati alle imperdonabili e ambigue lacune di uno dei più illustri Guru del mondo scientifico gli concediamo il benefico del dubbio: sarà mera ignoranza, ma in buona fede data l’età o forse è solo vittima dei propri dogmi e di una certa ottusaggine?

A questo punto un’irreprimibile curiosità ci spinge a scartabellare su Internet per vedere cosa mai studieranno le equipe dell’Istituto…
Oltre ad indiscutibili e autorevoli studi sui farmaci, ci sorprendiamo vedendo anche relazioni approfondite  su verdure crocifere e rischio cancro, vi è anche uno studio su mele e tumori, oppure caffè e tumori.

Ecco… ora comprendiamoe in quali altre sostanze era impegnato l’Istituto, non poteva certo perdere tempo, in tutti questi anni con uno stupidissimo sonnifero come la MLT!

Ma ecco che scorrendo le pagine, superato il reparto frutta, verdura e caffè, ci balza all’occhio un’interessante ricerca, questa sì degna di un Istituto come il Mario Negri!
Argomento: Retinoidi e beneficio nelle leucemie promielocitiche! Firmato da Enrico Garattini (il figlio di Silvio Garattini).  La pubblicazione è su Pubmed, in compagnia del più famoso Prof. Di Bella, certamente con un po’ di ritardo sulle scoperte dello Scienziato che affermava di curare con i retinoidi le leucemie già nei lontani  anni 70!
Ma come? Non era una delle inutili se non tossiche sostanze del MdB, il disprezzato “sciroppino” del ’96?

Il Professore dichiara altezzoso nell’intervista che anche se i retinoidi sono efficaci per la leucemia promielocitica, non vuol certo dire che funzionino per tutti i tumori.
Comprendiamo. E ancora una volta diamo fiducia alle sue parole e ci inchiniamo all’autorevole parere!
Ma per poco perchè… il destino vuole che ci imbattiamo in un altro progetto di ricerca dai contorni interessanti:

IL FUTURO: Progetto di ricerca N-0101

PROGETTO DI RICERCA N. 0101
CO-AMPLIFICAZIONE DEI GENI ERBB2 E RARA NEI CARCINOMI DELLA MAMMELLA E GASTRICO:
STRATEGIE TERAPEUTICHE BASATE SU COMBINAZIONI A BASE DI RETINOIDI ED INIBITORI DI ERBB2

Direzione scientifica del progetto: SILVIO GARATTINI
Responsabile del progetto: Dott. ENRICO GARATTINI

Ora sarà sempre più difficile arrampicarsi sugli specchi!

Questo è solo uno dei molteplici capitoli dell’ostilità pepetuata sistematicamente nei confronti della cura Di Bella e della sua famiglia.  Intanto l’informazione continua ad essere principalmente in mano a questi pinocchi della scienza!

Per chi volesse approfondire ulteriormente la figura del Prof. Garattini invitiamo a leggere un articolo del Giornale risalente al 2009:  “Sbaglia chi mi accusa di conflitto d’interessi”
Al centro di una polemica in quanto nel 2009 Presidente dell’Istituto Mario Negri sud e contemporaneamente Presidente della Commissione per la ricerca e lo sviluppo dell’Aifa che approva i progetti e distribuisce fondi pubblici alle istituzioni private”

Non ci resta che allargare le braccia rassegnati e concludere con una celebre frase del Prof. Di Bella:
“I farmacologi sono i primi a non aver mai visto un malato. Non capiscono nulla di malati. Il Prof. Garattini ha detto per radio con tono offensivo che la mia è un’insalata di parole, ma io non ho mai fatto insalate di parole. Piuttosto lui sa tastare il polso di un malato, ha mai ascoltato un cuore, ha mai formulato una diagnosi?
Lui viene dalla farmacologia. E’ un bravo imprenditore che ha dato lustro all’Istituto Negri, ma io non lo invidio, non voglio esse un Garattini.”