Troppo denaro contraffatto. Nel mirino dei falsari i tagli da 50 €. Sai come riconoscerli?

15 Luglio 2008 0 di re dei salumi

Non solo l’inflazione tra gli incubi della Banca Centrale Europea. A Francoforte si teme l’invasione delle banconote false, che ha ormai raggiunto livelli d’allarme. Al punto che si sta pensando a un restyling anti-sofisticazione. Il momento è propizio: l’entrata di nuovi Paesi nell’Unione – con i rispettivi emblemi da celebrare nel conio – non può che rappresentare un’ottima occasione per infliggere un duro colpo ai falsari.

Nel primo semestre del 2008, secondo fonte BCE, le banconote ritirate dalla circolazione sono state 312.000: il 5,4% in più rispetto al semestre precedente. Il taglio più contraffatto è quello da 50 €, facilmente smerciabile nelle macchine automatiche per la distribuzione del carburante.
Meno “taroccate” le banconote da 20 euro (33%) – poco lucrative – e quelle da 100 euro (21,5%), rischiose perché mediamente sottoposte a controlli più rigorosi.

E se ci si trova in tasca una banconota falsa? “Riciclarla” non è la soluzione migliore. Soprattutto se si considera che si rischiano da tre a dodici anni di carcere per spendita di monete false ai sensi degli articoli 453, 455 e 457 del Codice Penale.
Non resta che evitare il problema a monte, stando alla larga dal denaro “taroccato”.
Ma come fare?
Si potrebbe tenere sempre a portata di mano la lampada di Wood, che sfrutta leluci ultraviolette per verificare la bontà degli inchiostri reagenti. Ma non fatevi pieno affidamento: l’unico giudizio di falsità che conta davvero è quello della Banca d’Italia.
In alternativa, è possibile consultare il sito della Direzione Centrale Polizia Criminale sulle banconote contraffatte o – meglio ancora – imparare a riconoscere i falsi a mani nude.

A volte però, anche tutte queste accortezze poco possono nei confronti dell’abilità dei falsari. Solo un mese fa nel salento è stata smascherata la stamperia più attrezzata del continente. Dieci milioni di euro, tutti in tagli da 50, si preparavano a invadere il mercato. Gli inchiostri erano così perfetti che nessun rilevatore avrebbe colto l’inganno. Il traffico è stato fortunatamente sventato sul nascere. Ma la BCE non dorme sonni tranquilli.