Il linguaggio kapposo dei brufolosi di oggi

3 Ottobre 2009 0 di Elvio

Il linguaggio “Kapposo” editato dai giovanissimi che viaggia negli SMS, sui social network ed in genere sui media digitali di oggi, lo trovo tragicamente infantile e futile.

A contrastare questo strano e vuoto fenomeno, sono nati anche movimenti no kappa per la verità ancor più stupidi di coloro che contrastano.
Personalmente credo che non sia necessario schierarsi violentemente contro questo diffuso ed effimero fenomeno. La voglia di stravolgere e cambiare l’ordine delle cose, è un comportamento tipico delle nuove generazioni; tendenza che poi si esaurisce, man mano, con la crescita della coscienza e della conoscienza dell’individuo. Come si dice in gergo “si mette la testa a posto” e si torna sulla strada tracciata dai più saggi vecchi.

Anche ai fini della originalità non è stato inventato nulla di nuovo, solo lo scimmiottare un metodo di scrittura già utilizzato decenni precedenti, quando la doppia kappa di okkupazione, (ugualmente criticabile) era più solida e significativa perché legata ad un ambito culturale dove era quasi necessario dotarsi di un linguaggio proprio ed alternativo. In questo caso il kappa, l’abbigliamento ed i vari simboli, erano i segni distintivi che sottolineavano una specifica appartenenza ad una identità politica e contestatrice.
Modelli ed ideali che i brufolosi di oggi non si sognano nemmeno perché il più delle volte li contraddistingue il NON appartenere ed il NULLA assoluto.
Purtroppo per loro, non si accorgono che alla necessità di spiccare sugli altri e di farsi notare (tanto importante per la loro età), rispondono con la standardizzazione più assoluta, con il copiare le tendenze e le mode, senza accorgersi di possedere un cervello, indipendente e critico (a questo un plauso va anche alla scuola).

Principalmente questi kapposi cybernauti (frequentatori instancabili della rete e dei social) si scambiano frasi spesso senza senso dai contenuti confusi e poco acuti, dove proliferano molto le k e i “figo” come abbellimento alla nullità cosmica dei loro pensieri. Tra questi, i più svegli, riescono a percepire una minima praticità a questa tendenza.
Abbreviando il “ch” con il “k” e togliendo le vocali dove possibile, rende la scrittura più rapida (anche se la lettura sarà molto meno fluida). Quindi scrivono “kiaro” per leggere “chiaro” e la lettura è intuibile ed assonante oppure “cmq” per dire “comunque”. Preoccupante, invece, è quando troviamo scritto “kiao” e allora qui non vi è psicologo che riuscirebbe a spiegare simile problema neuronale; perché non si risparmia alcunché e, peggio, si leggerebbe “chiao”.
In conclusione, non trovo che le Kappa siano un fenomeno più preoccupante dell’acne o della varicella, in fondo trattiamo una fascia di età che sprizza energia, fantasia, anarchia e… sebo. Quando i Kappini cresceranno, le loro kappa saranno altre, forse più fastidiose e pericolose, faranno riferimento ad ambiti ideologici, religiosi, morali e mortali come le kappa di tutti noi. Saluti

Integrazione del 28 ottobre 2009

Oltre a queste banali abbreviazioni, nei canali di messaggeria è anche molto usato un altro metodo di scrittura che, a prima vista, sembra più criptico. Si chiamerebbe H4k3r detto hacker ma senza la c (forse per ignoranza!) in realtà non è un codice, ma una semplice sostituzione della lettera con altri simboli somiglianti (soprattutto numerici).

La funzione di equivalenza e le regole sono stupidissime e rasentano l’idiozia quasi assoluta:
A=4
E=3
I=!
O=0

la lettera U viene generalmente soppressa pertanto è come se non esistesse
la sequenza BE (=B3) diventa 8 (notare la fusione delle due forme in un unico caratere)
NE rimane solo N (la sua scomparsa non pegiudica quasi mai la lettura in quanto bena, beno e benu non hanno senso, beni e bene sono le uniche due possibilità che possono essere comunque facilmente comprese)
C=(
T=7

Pertanto la strana stringa di caratteri (!40 (0m3 v4? 777 8n?? a questo punto ha un senso logico e comprensibilissimo e significa Ciao come va? tutto Bene??

4v3t3 (4p!70 777 8n? 0k, 4ll0r4 s4lt! 4 777

traduzione: Avete capito tutto bene? Ok, allora saluti a tutti!

 

Anche questo linguaggio, sebbene sembrerebbe più intelligente, non è altro che una brutta riedizione (e pure semplificata)  del linguaggio Leet (o anche L33t, l33t, 31337 o 1337)  che è una forma codificata di inglese caratterizzata dall’uso di caratteri non alfabetici al posto delle normali lettere.

Di solito vengono scelte per semplice somiglianza nel tratto o per similitudini fonetiche come la sostituzione di “z” al posto delle “s” finali, oppure la sostituzione dei suffissi “-(c)ks” con “-Xx0rz” sono altresì possibili sostituzioni complete per sola attinenza fonetica come scrivere 4 per intendere for o 6 per indicare sex.

Il termine leet ha origine dalla parola ‘elite’, che è di pronuncia simile a ‘leet’ ed indica il fatto che chi usa questa forma abbreviata di scrittura si sente ‘superiore’ a chi non ne è capace.

L’alfabeto leet non è un alfabeto singolo, ci sono molte varianti per ogni tipo di lettera ed è quindi molto aperto e modificabile.

Una tabella esplicativa con vari esempi di questo alfabeto può essere reperita da qui mentre un carinissimo script che si prefigge di far traduzioni da questo linguaggio la trovate qui.

Saluti