Superconduttori: il risparmio parte da qui

21 Novembre 2008 1 di Elvio

I materiali superconduttivi sono quelli che, in condizioni di freddo estremo, conducono corrente elettrica senza dissipare energia.
Ciò significa che un filo superconduttore della stessa dimensione dei fili di un impianto domestico, può portare facilmente oltre 5000 ampère (la corrente utilizzata da 300 abitazioni!)
Nel trasporto dell’energia, i superconduttori consentirebbero anzitutto di migliorare la qualità della distribuzione (con cavi più piccoli e quindi minor materiale), evitando perdite nella rete e ottenendo un risparmio che supera il 20%.
Questo è uno dei tanti motivi per cui il mondo dell’energia guarda con molto interesse questo settore..
La superconduttività (scoperta nel 1911 dal fisico olandese Heike Kamerlingh), con le recenti tecnlologie quindi, sta uscendo dai laboratori di ricerca per entrare nelle applicazioni pratiche, con utilizzi che partono dalla diagnostica medica, alla computazione avanzata, alla nuova componentistica elettronica, alla telefonia cellulare, ecc.
In futuro però questa tecnologia potrebbe riservarci ancora grandi sorprese soprattutto nel campo del risparmio energetico. I progressi raggiunti negli ultimi anni in questo campo hanno aperto la strada a molti progetti futuri. Ma scoperte come quella del diboruro di magnesio, nuovo materiale superconduttore a buon mercato, hanno già segnato svolte fondamentali: è sulla base di questa consapevolezza che è partito da Genova l’appello della “Conectus”, principale associazione internazionale delle imprese del settore, che ha raccomandato a Bruxelles di seguire con maggior attenzione gli sviluppi di una tecnologia chiave per il nostro futuro.
Ma è sul fronte dell’energia che la superconduttività potrebbe trovare un ulteriore, futuro, terreno di sfida: un terreno su cui è già scesa la Columbus Superconductors, pronta a scommettere su una nuova generazione di cavi superconduttori, basati su diboruro di magnesio, che si candidano ad essere fondamentale sugli elettrodotti del futuro. La sfida maggiore per superconduttività ed energia arriverà però tra poco, con l’avvio del progetto internazionale per la fusione nucleare “Iter”: una sfida che ricerca e industria dovranno affrontare insieme, e che coinvolgerà le imprese italiane dalla Ansaldo Superconduttori e alla Ocsi del Gruppo Outokumpu- che hanno già dimostrato di possedere un solido know how”.
tratto da Elisabetta Durante Romano – Il Sole24 ore