XP è ormai in pensione. Microsoft: sempre la solita

2 Luglio 2008 1 di Elvio

Il più venduto e (al momento) utilizzato sistema operativo di Microsoft ha terminato la propria carriera. Infatti, è stato tolto definitivamente dagli scaffali di vendita e non è più vendibile preinstallato nei pc. E’ la fine di un ciclo, windows XP è stato sulla breccia per ben sette anni e il sistema continuerà ad essere supportato fino al 2014. Il sipario sul sistema operativo più longevo di microsoft, quindi, scende inesorabile fra molte polemiche. Il rilascio recente dell’ultimo Service Pack (sp3) ha inoltre dotato, il vecchio XP, di ulteriori funzionalità avanzate e di numerosi aggiornamenti che ha convinto ulteriormente gli indecisi a rinviare la migrazione verso Vista. Tra l’altro Windows Xp è stato il prodotto che ha messo Microsoft davanti al giudizio dell’Antitrust europeo e costretto la Commissione Europea ad appioppare la più salata ammenda della storia per abuso di posizione dominante. E’ infatti risaputo che tra il commissario europeo alla concorrenza Neelie Kroes e Microsoft non corresse buon sangue: negli ultimi quattro anni ha inflitto al colosso di Redmond sanzioni per circa 1,68 miliardi di euro. Con la sua ultima uscita in favore del software libero, la responsabile Ue ha tolto ogni dubbio: «So riconoscere una scelta imprenditoriale intelligente e preferire programmi open source è una di queste» ha detto Neelie Kroes in una conferenza stampa di Bruxelles. «Nessuna azienda o cittadino dovrebbe essere costretto ad adottare una tecnologia chiusa» ha proseguito. La Kroes ha citato, ad esempio, il comune di Monaco che, dall’anno scorso, ha adottato il sistema operativo Linux al posto di Windows; come il suo paese, l’Olanda, dove Governo e Parlamento si sono impegnati ad utilizzare software libero. «Le istituzioni comunitarie hanno molto da imparare da questi esempi, -ha detto- il problema dell’interoperabilità è molto importante. Per affrontarlo nel migliore dei modi, è meglio evitare di affidarsi ad un unico committente. Ciò significa compromettere il controllo totale sulle informazioni». Nel suo discorso, il commissario ha evitato di parlare apertamente di Microsoft, il primo produttore di software al mondo, ma il riferimento è risultato evidente. «Prima d’ora non c’è mai stata, nella storia del commissariato, un’azienda che è stata condannata per due volte consecutive in un caso di concorrenza» ha detto sottolineando il rischio che corre Microsoft. Ed è proprio sulla scarsa interoperabilità dei programmi del colosso di Redmond, che si sono registrati gli scontri più duri tra Unione europea e l’azienda. Microsoft è già stata sanzionata per abuso di posizione dominante nel mercato dei media software (Windows media player) ed è stata bacchettata anche perché i suoi sistemi operativi hanno dei limiti a comunicare con i server. Nei mesi scorsi poi, la Kroes ha aperto altre due inchieste su Internet Explorer e sulla suite Office. L’accusa è sempre la stessa: essere poco compatibile con altri programmi e quindi costringere privati e aziende ad acquistare solo prodotti della stessa famiglia violando in tal modo la normativa antitrust dell’Unione europea. Sembra però che ormai Microsoft, dallo scorso febbraio si sia formalmente impegnata a migliorare l’interoperabilità dei suoi programmi con quelli dei suoi rivali.