CRT contro LCD

1 Giugno 2008 5 di Elvio

Non voglio fare, anche oggi, il solito contestatore, di quelli che dicono era meglio prima, però, obiettivamente, ho alcuni sassolini sulle scarpe che devo togliermi.

In sostanza avrei alcuni luoghi comuni da sfatare sulla tecnologia LCD:

1) C’è chi dice che uno schermo LCD stanca meno la vista. Perchè? E’ una teoria che non ha senso! la vista si stanca soprattutto per la distanza tra l’occhio e lo schermo, esattamente come per la lettura di un libro. Se disponiamo di un CRT di ultima generazione (quello schermato per intenderci) o di un LCD il problema è il medesimo. Tutti sanno che lasciare il cristallino dell’occhio compresso (per focalizzare ad una distanza di 40-60 cm) per alcune ore, provoca stanchezza all’occhio. Per questo si consiglia l’uso di occhiali riposanti che, con opportune lenti, fa rilassare il cristallino e riposiziona la messa a fuoco, (con tali lenti è come se guardassimo ad una distanza di 2 – 5 metri). Oltre questo non mi risultano altre controindicazioni. Il caso cambia ovviamente se guardiamo un vecchio CRT (quelli cioè che, avvicinando il braccio, ci si drizzano i peli) qui, oltre alla stanchezza di focalizzazione, ci vengono spruzzati addosso anche elettroni accelerati ed in questo caso c’è anche da considerare un fattore di emissioni elettrostatiche che aggiungono arrossamenti e stanchezza

2) C’è chi dice che lo sfarfallio stanca gli occhi. Non so, forse, ma se guardiamo la televisione o il cinema, oppure rimaniamo sotto una luce al neon o a basso consumo non è lo stesso? abbiamo sempre sfarfallii che si aggirano intorno ai 25-30 fotogrammi /sec per i primi e 50 hz nel caso delle lampade, quindi il problema è lo stesso. Da notare che il vantaggio dei CRT è che sono molto veloci e quindi possiamo impostare la frequenza di refresh (dalla scheda video) e portarla anche a 80, 100, 150 Hz o più (a seconda della qualità dello schermo) quindi va da sè che l’effetto si riduce (mentre gli LCD stanno quasi sempre sui 60Hz).

3) La risoluzione di un LCD è superiore al CRT. Falso! Un buon CRT (con banda passante intorno a 200Mhz) può essere portato anche a risoluzioni ragguardevoli, oltre i 1800×1200 mentre il difetto di un LCD (o plasma) sta proprio nella risoluzione che è fissa. Ricapitolando: le possibili risoluzioni di un CRT sono infinite (limitate solamente, in alto, dalla banda passante degli amplificatori interni), in un LCD la risoluzione è quella predefinita di fabbrica (e dalla struttura del pannello) Facciamo un esempio: un LCD con risoluzione di 1024 x 768 pixel potrà solamente riprodurre alla perfezione tale risoluzione (oppure sottomultipli interi di questa), avete mai provato a portarlo a 800×600? lo schermo dovra’ cercare di adattarsi, ma non può perché ogni pixel lo si dovrebbe allargare di un fattore 1,28, allora per risolvere il problema ogni 4 pixel e 4 linee (circa) ne raddoppia 1 (ovviamente la qualità va a farsi benedire). Lo stesso vale (anzi peggio) per riprodurre 640×480 perché in orizzontale ha un rapporto 1,6 e 1,51 in verticale.

4) I colori degli LCD sono migliori. Falso, infatti la profondità di colore del miglior LCD si aggira intorno alle 100-120 sfumature per canale (RGB), quindi 120x120x120 contro 256x256x256 (con scheda video impostata a 16 bit) di uno schermo CRT (i CRT hanno ingresso colore analogico). Va da sé che uno schermo LCD approssima il colore del pixel a quello più vicino, ma non è sempre quello generato dalla scheda video. Per questi motivi che non vengono mai usati dai professionisti del fotoritocco!

5) Un display LCD consuma, ingombra ed inquina di meno. Sono d’accordo sull’ingombro e, in parte, sul consumo, ma non sull’inquinamento. A parità di elettronica, sapete quanta materia prima ed energia si spreca per produrre uno schermo LCD? Un CRT, in fondo, è molto simile ad una semplice lampadina a filamento! … del vetro, due catodi ed un po’ di rame per la deflessione. Un saluto a tutti