Dai premi Nobel agli IgNobel

17 Maggio 2008 0 di Elvio

Contrapposti o affiancati ai Nobel , gli igNobel (nome che si pronuncia come «ignoble» ovvero ignobile, disonorevole) sono riconoscimenti assegnati con lo stesso rigore, del premio più rinomato. E sono, anche essi, piuttosto ambìti nel mondo accademico. Tanto che, quasi sempre, gli scienziati premiati si recano ad Harvard a loro spese e sono invitati a tenere lezioni universitarie nell’ateneo del Massachusetts. Si tratta di goliardia sì, ma anche volontà di premiare le scoperte più inusuali, fantasiose e improbabili utili comunque per dare visibilità alla ricerca scientifica, Medica e tecnologica. Quello degli Ig Nobel, giunti quasi alla ventesima edizione, è ormai un appuntamento fisso per la comunità scientifica internazionale. Ad assegnarli, qualche settimana prima dei ben più noti premi Nobel, è la rivista “Annals of Improbable Research”. Alla cerimonia partecipano con gusto e divertimento anche gli scenziati che hanno vinto in precedenza la prestigiosa e assai più nota onorificenza dell’Accademia di Svezia. Anche a loro, a dimostrazione che molti scienziati sono dotati di una buona dose di autoironia, nel corso della serata sono spesso assegnati dei compiti particolari: Roy Glauber, Nobel per la Fisica nel 2005, per diversi anni ha spazzato il palco per togliere gli aeroplanini di carta lanciati come da tradizione dal pubblico. Gli IgNobel premiano quelle ricerche che prima fanno sorridere, ridere e poi fanno pensare, quegli studi, dicono gli organizzatori, i cui risultati “non possono o non dovrebbero essere riprodotti”.

Ecco i riconoscimenti IgNobel 2004

COME QUELLI VERI – Giunti alla loro 14esima edizione gli IgNobel potrebbero apparire soltanto una pacchiana canzonatura[//] nei confronti del mondo accademico e dei ricercatori, ma alla cerimonia di premiazione 8 dei 10 vincitori non hanno voluto mancare. E, sembra, hanno riso di gusto al ritiro del ‘prestigioso’ premio. Fisica, medicina, chimica, biologia, economia, ingegneria, letteratura, pace, psicologia, salute pubblica: ci sono tutte le materie tipicamente premiate dal Nobel, quello vero, ma la giuria ha aggiunto un ingrediente indispensabile per la scelta dei candidati, il divertimento. Far ridere e incuriosire le persone sui temi della scienze e della tecnologia, questo il motto del premio IgNobel, non del tutto stupido, non del tutto serio.

ANNALI – Se quest’anno tra i premi c’era la scoperta dell’americana Jillian Clarke, la famosa 5 Seconds Rule, secondo la quale il cibo caduto a terra deve essere ingerito nei succesivi 5 secondi se si vogliono evitare infezioni, una sfogliatina agli annali del Premio IgNobel rivela le cose più bizzarre. Della lista dei premiati fanno parte anche gli inventori della famosa Legge di Murphy. E ancora, l’inventore del karaoke, per il suo fondamentale contributo alla pace nel mondo; due fisici che hanno studiato la dinamica dei movimenti dell’hoola hop; uno studioso del Lichtenstein per aver partorito l’idea di affittare l’intero paese; due matematici indiani che hanno misurato la superficie del loro paese in elefanti.

ASSENTI – Tra i premiati di quest’anno non ha ritirato il premio, consegnato di fronte ad un pubblico di 1200 persone, la Coca Cola, insignita del riconoscimento per la categoria Chimica, per aver inventato il modo di imbottigliare l’inquinata acqua del Tamigi e rivenderla come pura e cristallina acqua minerale. Ha declinato l’invito anche il Vaticano, premiato per l’ingegnosa idea di affidare in «outsorcing» la celebrazione di messe richieste dai credenti Usa al clero indiano, data la penuria di celebranti che oramai affligge le chiese dei paesi occidentali.

HUMOR – Anche in Italia sarà presto possibile leggere le storie degli IgNobel, in un nuovo libro pubblicato dalla Garzanti. Se rimane dubbio il contributo al progresso della scienza e dell’umanità dei vincitori dell’IgNobel, certo è che i premi contribuiscono a portare una ventata di divertimento nel mondo della scienza, a volte chiuso in se stesso e dall’immagine un po’ ammuffita. Come scrive l’autore del libro «I Premi IgNobel»: «La scienza è troppo umana, troppo importante per non prenderla in giro». Come dire: scienziati e letterati, grandi inventori e gran burloni, ridiamoci su.

Ecco i premi IgNobel 2007 in sintesi

BIOLOGIA Johanna E. M. H. van Bronswijk dell’Università della Tecnologia di Eindhoven, Olanda, per un censimento di tutti gli organismi che vivono nel letto

FISICA Lakshminarayanan Mahadevan della Harvard University, Usa, e Enrique Cerda Villablanca dell’Università di Santiago del Cile per aver studiato come le lenzuola si spiegazzano mangia spade

MEDICINA Brian Witcombe di Gloucester, Regno Unito, e Dan Meyer di Antioch, Usa, per uno studio sugli effetti collaterali di mangiare le spade

CHIMICA Mayu Yamamoto dell’International Medical Center del Giappone per la scoperta di un modo per estrarre vanillina, la fragranza e l’aroma della vaniglia, dallo sterco di mucca

LINGUISTICA Juan Manuel Toro, Josep B. Trobalon e Núria Sebastián-Gallés dell’Università di Barcellona per aver dimostrato che i ratti a volte non riescono a distinguere tra una persona che parla giapponese al contrario e una che parla olandese al contrario

LETTERATURA Glenda Browne di Blaxland, Australia, per il suo studio sull’articolo inglese “the” e sui problemi che crea a chi deve fare elenchi in ordine alfabetico

PACE Air Force Wright Laboratory di Dayton, Usa, per aver suggerito lo sviluppo di un’arma chimica, la cosiddetta “bomba gay”, capace di sviluppare un’irresistibile attrazione sessuale tra i soldati nemici

ALIMENTAZIONE Brian Wansink della Cornell University, Usa, per aver studiato l’appetito apparentemente illimitato degli esseri umani dando loro da mangiare una quantità illimitata di zuppa

ECONOMIA Kuo Cheng Hsieh di Taichung, Taiwan, per aver brevettato nel 2001 un meccanismo che cattura i rapinatori di banche gettando su di loro una rete