Un nuovo sistema di gestione sostituirà il BIOS nei PC

12 Giugno 2010 1 di Elvio

Dopo più di 20 anni di servizio ed onorata carriera, il sistema di gestione delle risorse iniziali dei PC (chiamato BIOS), andrà in pensione.

Il BIOS (Basic Input-Output System) è un insieme di routine software, generalmente scritte su ROM, FLASH o altro tipo di memoria non volatile, che fornisce una serie di funzioni di base per l’accesso all’hardware e alle periferiche integrate nella scheda madre da parte del sistema operativo e dei programmi.
Nei primi PC, il BIOS supportava tutte le periferiche e il DOS faceva totale affidamento su di esso per tutte le operazioni a basso livello.
Con l’evoluzione, le capacità offerte dalle routine di gestione del BIOS divennero velocemente insufficienti tanto che i moderni sistemi operativi non usano più il BIOS per le loro operazioni di Input/Output, ma accedono direttamente all’hardware.

Il BIOS è scritto di solito nel linguaggio assembly nativo della famiglia di CPU gestita dalla stessa scheda madre. Col tempo, visto che i costruttori mettevano a disposizione sempre nuove versioni di BIOS (per correggere difetti o aggiungere supporto a periferiche non previste inizialmente) è diventata basilare la riprogrammazione del BIOS. Per facilitare quindi i compiti agli addetti, questo codice viene scritto su memorie EEPROM (riscrivibili) e quindi l’aggiornamento o la modifica è, da tempo, molto più agevole.

Le cose però stanno cambiando: AMD, AMI, Apple, Dell, HP, IBM, Insyde, Intel, Lenovo, Microsoft, Phoenix e molte altre aziende del settore si sono consorziate con la UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) e si è deciso di inserire un vero e proprio mini sistema operativo che sostituirà il BIOS. Il sistema richiederà ovviamente maggiori risorse di sistema, ma offrirà, di contro, molta più flessibilità. L’adozione di UEFI dovrebbe avvenire per la prima volta sulla piattaforma Sandy Bridge prodotta dalla californiana Intel, piattaforma che dovrebbe essere rilasciata alla fine di questo anno.

Probabilmente avrete già sentito parlare di questa nuova tecnologia chiamata ora UEFI o EFI. Di fatto Intel (la principale promotrice) iniziò a parlarne già nel 2003 con la sua architettura Itanium IA64, a quei tempi si chiamava Boot Initiative. Il concetto fu poi messo nelle mani dell’Unified EFI Forum, che si prese carico della gestione e promosse il nuovo standard per tutta l’industria mondiale.




A differenza del vecchio BIOS, che era semplice ed affidabile, UEFI avrà una interfaccia molto più appariscente ed utilizzabile con il mouse e, invece di essere scritto in assembly, sarà scritto in C. Permetterà un avvio più veloce del sistema con la possibilità di estendere notevolmente le sue funzionalità. Di contro, non tutte le schede madri già esistenti potranno supportarlo e quindi solo parte dell’utenza potrà usufruire di queste nuove possibilità.

L’adozione di UEFI eliminerebbe in origine l’utilizzo del MBR (Master Boot Record) nella gestione degli hard disk, principale responsabile delle limitazioni a soli (si fa per dire) 2,2 TB (terabyte) nella gestione dei dischi. Proprio in questo periodo molti produttori hanno annunciato l’uscita (per fine anno) di dischi con capacità di oltre 3 TB che sarebbero non completamente inutilizzabili se non si adottassero queste nuove tecnologie in tempi brevi.

Siamo certi che l’UEFI avrà comunque tutte le potenzialità per sostituire appieno il vecchio BIOS ma non sarà del tutto indolore.
Per le aziende produttrici non sarà così facile passare al nuovo standard senza spendere ingenti risorse per capirlo appieno ed implementarlo senza falle o errori in tutte le sue funzionalità.
Per i tecnici e riparatori a parte un primo disorientamento, non troveranno particolari difficoltà, solo un po’ di nostalgia: non trovare più il tasto CANC all’avvio significherà far scomparire un notevole pezzo di storia dell’informatica.
Per l’utente finale (che queste cose nemmeno le vede) non cambierà praticamente nulla e continuerà a preoccuparsi dei suoi impegni giornalieri dopo aver acceso il PC col solito tasto. Un saluto a tutti.