Pierluigi Ighina e pseudoscienza

13 Aprile 2012 0 di admin


Lorenzo, un fedele lettore del blog, in relazione all’articolo sulle ricerche di Stan Meyer,  mi ha ‘bacchettato’ in questo modo:

‘Sempre bello leggere i vostri articoli!
Perchè però non parliamo mai dei geni italiani quali PierLuigi Ighina e di chi continua, anche solo per hobby, ad approfondire le proprie conoscenze ed i propri esperimenti?
Sarebbe bello saperne di più!’

Pier Luigi Ighina nasce a Milano nel 1908 e muore ad Imola l’8 Gennaio 2004 viene unanimemente considerato uno pseudo scienziato o scienziato di frontiera italiano.
I suoi studi ed esperimenti si basano su teorie che condividono alcuni aspetti con quelle di Wilhelm Reich sull’orgone e non sono riconosciute dalla comunità scientifica.
Da giovane egli si interessò allo studio della natura, delle forze motrici e dell’elettromagnetismo, studiò a Milano, diventando tecnico in elettronica e radioelettronica. Lavorò anche come collaudatore alla Magneti Marelli ed alla CGE (Compagnia Generale di Elettricità); successivamente alla Ansaldo di Genova. Dopo un corso di specializzazione in sistemi radiotelevisivi, nel 1926 scelse di arruolarsi come volontario nella Marina Militare come telegrafista.

In questo periodo, le sue ricerche lo portarono a delineare il concetto di ritmo magnetico Sole-Terra e atomo magnetico, un’ipotesi che restò priva di riscontri scientifici.

Ighina dichiarò nel suo libro di aver scoperto ed osservato l'”atomo magnetico” all’età di sedici anni, tramite un particolare microscopio di sua invenzione e di averlo diviso in monopòli magnetici: il monopòlo positivo sarebbe l’energia solare, che arriva alla terra in forma spiraliforme e riscalda tramite frizione, mentre dalla terra partirebbe il monopòlo negativo che si ricondurrebbe al sole tramite un ciclo a spirale contraria. Lo scontro tra queste due ipotetiche particelle pulsanti creerebbe la vita e la materia, ognuna caratterizzata da un proprio ritmo. Sempre secondo Ighina, al centro del sole vi sarebbe un cuore magnetico che pulsa al ritmo del cuore umano.

Ighina morì a 95 anni e pur avendo ottenute prove di funzionamento pratico di alcuni suoi esperimenti, non viene troppo considerato, perché le sue ricerche non sono riconducibili alle conoscenze scientifiche tradizionali; alcune sue idee hanno tuttora séguito tra gli appassionati di pseudoscienze.

Da parte mia mi scuso per l’ignoranza, in quanto non conoscevo assolutamente il personaggio. A primo acchito posso dire che mi hanno colpito i filmati che seguono e le sue idee che stanno molto al di fuori del normale modo di fare ricerca scientifica.
Noto un diverso approccio, diversi punti di vista e differenti riferimenti rispetto al pensiero scientifico tradizionale, sicuramente inconsueti e forse trascurati dalla scienza. Approcci che sicuramente saranno seri e verificabili ma che, da parte mia non mi sento di appoggiare né di criticare.

E’ un po’ come voler paragonare la medicina tradizionale (detta anche scientifica) che si basa sul modello sperimentale e su sistemi di tipo deduttivo, con la medicina cinese che nasce da una antichissima esperienza di osservazione ed interpretazione degli eventi naturali sul corpo umano. 
La teoria dello Yin e dello Yang col suo simbolo ondeggiare della natura ben si associa con le teorie delle spirali di Ighina, il controllo delle energie con l’agopuntura si avvicinano molto all’utilizzo e alla convogliazione degli effetti magnetici sole – terra di Ighina per scopi benefici sulla vita.

Non avrei altro da dire se non quello di lasciare al lettore le proprie deduzioni guardando i filmati o approfondendo l’argomento con questi articoli che consiglio:
– ioomla.net
fortunadrago.it
rexresearch.com
– ascensione.org

Cercando in rete ne troverete molti altri.

Saluti