Nuove estensioni ai domini web

28 Giugno 2008 2 di Elvio

L’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) è un ente non profit che ha sede a Marina del Rey, in California. Dal 1998 gli è stata affidata la responsabilità di assegnare gli indirizzi IP (Internet Protocol) e di gestire il sistema dei nomi a dominio di primo livello (Top-Level Domain) generico (gTLD) e del codice internazionale (ccTLD). Tali compiti inizialmente erano stati affidati dal governo degli Stati Uniti ad un’altra istituzione, la IANA (Internet Assigned Numbers Authority). L’Icann ha anche il compito fondamentale di coordinare la gestione del Dns (Domain Name System), senza il quale non sarebbe possibile navigare nel Web. Infatti il Dns è il sistema di denominazione del dominio che aiuta gli utenti a navigare su Internet. Ogni computer su Internet ha un indirizzo univoco chiamato indirizzo IP (Internet Protocol). In realtà gli indirizzi IP sono stringhe di numeri e quindi difficili da ricordare: così il Dns permette di sostituire ad una sequenza numerica (come 192.0.34.163, l’IP dell’Icann) una stringa di caratteri, tipo www.icann.org. Il Dns traduce il nome a dominio digitato nell’indirizzo IP corrispondente ed esegue la connessione al sito web cercato. Il Dns consente inoltre il corretto funzionamento della posta elettronica, per cui l’email inviata raggiungerà il destinatario previsto.

Voi ora direte e allora? Beh di nuovo c’è che la già citata icann, ha da poco approvato un piano per la concessione alla registrazione di domini generici. Questa è una vera rivoluzione che renderà internet ancora più diversificato e libero. L’idea di fondo si articola in due passi. Il primo è dar vita a nuove estensioni di dominio internazionali che non siano soggette a regole localistiche, come avviene con i “country domains” come .it (Italia) o .fr (Francia), e che possano essere registrate ad ogni latitudine dalle imprese per preservare o aumentare la propria presenza in rete, così come dalle persone fisiche per meglio rappresentare se stessi e i propri interessi su scala globale. Il secondo passo è la revisione del sistema di approvazione dei nuovi domini con l’introduzione di una limitata, ma significativa quantità di nuove estensioni Internet.

“L’impatto di tutto questo – ha spiegato Paul Twomey, di ICANN – sarà differente nelle diverse parti del mondo. Ma consentirà a gruppi, comunità ed aziende di esprimere le proprie identità su web. Come gli Stati Uniti nel 19esimo secolo, siamo ora nel processo di aprire un nuovo spazio edificabile, nuova terra, e la gente ne vorrà fruire, reclamerà parti di quella terra e la utilizzerà per gli scopi che riterrà utili. Si tratta di un incremento massivo nella geografia della presenza su Internet”. “Al di là dei .com, dei .net o dei .org – ha anche dichiarato il CEO di ICANN a Los Echos – gli 1,3 miliardi di utenti web potranno dall’inizio del 2009 acquisire indirizzi generici usando termini di uso comune, come .amore, .odio o .città o persino nomi propri”. Per i registri che gestiranno le nuove estensioni di dominio si tratta naturalmente di un potenziale grosso business, se davvero si vedrà quella “corsa all’oro” che Twomey ed altri ipotizzano. Un saluto