Keyword inverosimili e richieste improbabili

9 Settembre 2010 0 di Elvio

Quando si fa una ricerca sul web, anche i più imbranati usano i motori di ricerca. Google, Yahoo, Bing, Ask, sono solo i primi (e più importanti) motori che mi vengono in mente, ma sul web ce ne sono a migliaia e tutti funzionano similmente.
Quello però che non tutti sanno è che per ottenere delle ricerche efficaci, dovremmo fare una nostra personale sintesi ed utilizzare le parole più adatte (parole chiave appunto o keyword) tali che ci possano far tornare i risultati più probabili e più precisi possibile.

Vi faccio un esempio.
Se cercassimo una azienda che produce sistemi antifurto perimetrali, le keyword più adatte che mi vengono subito in mente sono “antifurto perimetrale produzione” oppure semplicemente “antifurto perimetrale” sarebbe assurdo andare a scrivere “sto cercando una azienda che produce antifurti perimetrali per la mia casa isolata di campagna“.
Dobbiamo ricordarci che il nostro interlocutore (il motore di ricerca) è una macchina e come tale si comporta. Essa non fa altro che prendere tutte le parole che noi abbiamo immesso e cercarne la presenza su tutti i siti web che esso ha in memoria.
E’ quindi ovvio che una frase lunga produce molti più risultati poco consoni rispetto a quello che ci aspettiamo, con tante keyword in ballo, il motore troverà anche contenuti riguardanti la casa (tipo arredamento, vendita, ristrutturazioni, ecc) e la campagna (tipo agricoltura, giardinaggio, ecc).
Non finisce qui, siccome questi tipi di macchine sono sviluppate anche per cercare di interpretare i nostri pensieri (un pò intelligenti quindi sono), otterremo di sicuro, per affinità concettuali, anche agriturismi, affitti case per le vacanze, vigilantes, ecc.
Non andranno esclusi in tutto questo anche siti che contengono brani di narrativa (perché contengono tutte le parole anche in ordine diverso) o addirittura alcuni forum o social network.
Per complicare il tutto, l’ordine di presentazione delle risposte è direttamente proporzionale al numero di keyword che rispondono ai contenuti del sito, quindi la risposta più adatta a noi la potremmo trovare anche in terza o quarta pagina.

A seguito di questi meccanismi, mi sono preso la briga di vedere in che modo e con quali sequenze di parole chiave i nostri cari lettori arrivano a questo blog.
Scartate le richieste più normali, vi elencherò solo quelle più bizzarre completate da nostri commenti un po’ critici.

Vi assicuro che alcune sequenze sono carine e originali, altre sembrano compilate da pazzi, altre ancora da persone che non hanno assolutamente una mano informatica, come vedrete voi stessi.
Un plauso invece agli sviluppatori dei sofware, per l’acutezza che dimostrano questi pezzi di silicio a seguito di richieste veramente dementi, ma che hanno portato comunque a risultati attinenti.