Il panegirico bisenso

8 Ottobre 2008 1 di Elvio

Il Panegirico (o encomio) è un componimento oratorio, pronunciato in pubblico, per esaltare i meriti di un personaggio, di una città o di un popolo.

E’ un discorso talmente solenne ed enfatico da sembrare (spesso volutamente) esagerato.

Ad una visione goliardica quindi si presta anche ad allusioni o ad espressioni figurative dai significati totalmente opposti a quello che si vuole far intendere.

Nei discorsi scritti si può ottenere effetti similari ma enormemente più sofisticati e manipolabili.

Ho speso molto tempo per cercare qualcosa di interessante da proporre e finalmente, posso mostrare alcuni esempi molto efficaci e fulminanti.

Alcuni di questi sono anche piuttosto pesanti e scurrili, ma li propongo perché ci aiutano a rendere l’idea esatta della burla che vi è celata.

Prima della lettura è d’obbligo dover chiarire i due metodi di lettura delle ‘opere’:

1° significato: si ottiene effettuando una lettura normale e noterete uno stucchevole encomio alla persona o al fatto accaduto

2° significato: si ottiene leggendolo a righe alternate (una riga sì ed una no), si noterà, oltre al linguaggio scurrile e pecoreccio, un significato esattamente opposto.

 

Notare Bene:  Riferendomi soprattutto alla dichiarazione d’amore, essendo probabilmente stata scritta da acute e burlone menti goliardiche, è palese il suo riutilizzo in scherzi piuttosto pesanti. Vi prego quindi di non esagerare ed indirizzare lo scherzo solo a coloro che sono più predisposte ad accettarlo.

 

 

Panegirico N.1) Una lettera di ringraziamento ai padroni di casa che hanno ospitato per la serata di fine anno…

 

Fine anno ode all’ospitalità (di Renzo Bemporad)

 Ed eccoci al giorno fatidico, dopo un altro anno di mer-
cenaria vita, peraltro bella, fantastica, e così giocon-
da, che ci ha portati tutti a ricoprirci di così tanta fe-
stosa ilarità, colma di risatone e di scherzi in una ni-
tida inimmaginabile situazione davvero carica di mo-
menti sublimi, di veri garruli folli divertimenti e di ce-
lesti ricordi che riempiono le nostre vive menti di pia-
cere, col conforto delle carezze di mani amiche, prodi-
ghe di segnali reali che ci lasciano una impronta im-
peritura, una dolcezza inimmaginabile, la più bella
  possibile: in questa antica casa che ci fa veramente ri-
vivere appieno gli anni lontani, con tutte le amarezze da
buttare, i padroni di casa, tutti e due assieme sono per-
sone di signorilità spiccata, individui invero onesti e
fidi, e su di loro davvero non si può dire altro che ma-
gnanime lodi e benevoli plausi d’amore, fatti di paro-
le, perché la loro bella casa è sempre pronta a ricevere
parenti, amici, letterati, artisti eclettici, filosofi e non
ogni tipo di gente qualunque, e senza istruzione , per-
ciò siamo riconoscenti, noi veri festaioli allegri e ri-
denti per natura, che così si ritrovano assieme a vo-
ciare in coro, ancora giovani e pimpanti, senza avere li-
mitazioni collettive, e tutto ciò al solo vivido pensiero
della felicità futura, eterna,assoluta, e ciò in previsione
di quanto sicuramente ci porterà il nuovo secolo..

 

 

Panegirico N.2) Una lode al politico di turno (sempre attuale e fresca) …

 

Panegirico politico (autore sconosciuto)

 L’Onorevole (politico) può definirsi un por-
tento di abilità, oltre che un uomo politi-
co di prim’ordine. Meriterebbe di essere de-
cantato con rime sacre come ad altri è già
capitato. Meriterebbe un monumento di ster-
minata mole che delle sue gesta desse l’e-
co indistruttibile nei secoli si che il fe-
lice amato nome di questo celebre legisla-
tore giungesse ai nostri lontani nipoti. Scor-
giamo in lui l’Uomo saggio, perciò lo sor-
reggiamo con tutte le nostre forze nel mu-
tevole clamore delle lotte, levando un plau-
so a lui e al suo partito.

 

Panegirico N.3) Una lettera d’amore (e lode) ad una ragazza che si vorrebbe conquistare (però ho seri dubbi sulla reale efficacia)… Vietato Minori 18 anni


Panegirico d’amore (autore sconosciuto)

 Carissima, gli occhi dicono che non puoi essere, ver-
so di me, indifferente. Amo la tua figura e la tua imma-
gine ed oggi, ho preso la decisione di volerti chia-
ramente dire tutto l’amore che ho per te, vorrei pro-
vare. Vorrei che tu sapessi quanto amo le tue co-
lorite labbra che potrebbero levigare le mie ango-
sce, vorrei affondare delicatamente nella tua fi-
gura, nel tuo amore per la vita, con te, molto lun-
ga. Abbi la delicatezza di non dirmi che sei impe-
gnata, e che la tua gioia è stata da altri conqui-
stata perchè in tal caso vorrei sormontare quel cu-
mulo di ostacoli e superare questa barriera di ge-
lo. Mi piacerebbe passare le labbra nelle tue ma-
gnifiche gote sotto un cielo dipinto di mille fiam-
melle, mentre le tue mani accarezzano le mie pal-
lide guance. Tutto ciò per un momento di vita idea-
le; vorrei tanto che tu mi faccia almeno una se-
greta dichiarazione così che ogni dubbio si tin-
ga di sentimento e di vero piacere.

  

Ora, distaccandoci di molto dal tema principale, ma sempre restando sul giocoso, vi mostro un altro esempio della bravura di Renzo Bemporad (l’autore dell’ode di fine anno, già citato). E’ un vero capolavoro di bellezza e difficoltà. Trattasi di una poesia palindroma,  che ha la peculiarità di poter essere letta normalmente (da sinistra verso destra), oppure al rovescio (da destra a sinistra partendo dalla fine) mantenendo la stessa sequenza letterale. Veramente eccellente!

Poesia Palindroma
(amordnilaP aiseoP)

…O SECCA ROMA
O VIVA DIO
PER ESSERE PIO
VADO A MORIR A BARI,
ROMA, O DA VOI
PER ESSERE POI
DA VIVO AMOR ACCESO…

 
N.B. Similmente alle parole crociate e benché poco elegante, la poesia è stata scritta totalmente in maiuscolo per ovvie necessità funzionali e di correttezza grammaticale, i più puntigliosi chiudano un occhio (esigenza dovuta al contenuto di nomi propri).

Infine vi propongo una mia creazione poetica la cui peculiarità può essere trovata in fondo (anche se a prima vista… non vi risulterà facilmente visibile).

 

 

Saluti

Un saluto a tutti
quanti hanno
avuto la pazienza
e la curiosità di
leggere quanto
scritto in questo
post.

 

 … ebbene ora che vi siete scervellati a sufficienza vi confesso che il mio saluto non è un panegirico né un’altra diavoleria enigmatica, ma è solo una semplicissima frase incolonnata!