I conti dormienti sono oltre 100 mila

24 Febbraio 2008 0 di re dei salumi

E’ quanto risulta dai dati parziali raccolti dopo tre giorni di vita del decreto sulle confische.
I più numerosi presso il Banco Popolare, ma Intesa Sanpaolo non comunica i propri numeri Il rischio che si trattasse di tanti soldi, si sapeva già, era piuttosto alto.

Ora i primi dati parziali parlano di oltre 100 mila conti dormienti depositati e dimenticati in ordine sparso nelle varie banche presenti sul territorio.

Sono i conti che andavano “risvegliati” entro il 17 febbraio pena la confisca da parte dello Stato che li dirotterà in un fondo a favore delle vittime dei crack finanziari e per la regolarizzazione dei lavoratori precari.

A intimare lo sblocco è un decreto, pubblicato il 2 agosto 2007, che ha dato attuazione a una norma contenuta nella Finanziaria 2006, varata nell’ultimo anno del governo Berlusconi.

La confisca tuttavia non scatta subito. Il ministero dell’Economia, rispondendo a una serie di quesiti sollevati dall’Abi riguardo la disciplina in materia contenuta nel DP_R 116/07, ha approvato la linea di condotta che le banche dovranno seguire per avvisare i titolari dei conti.

Domande e risposte sono state raccolte in una circolare. Prima di tutto gli istituti sono chiamati a inviare una raccomandata al titolare del rapporto, all’ultimo indirizzo conosciuto, con l’invito a effettuare un’operazione entro 180 giorni per movimentare il conto.

E ora passiamo ai dati, raccolti dall’agenzia Radiocor. Il Banco Popolare figura in testa con oltre 32.400 conti depositati e dimenticati dai titolari. Notevoli anche le quote di Unicredit Banca (27 mila), Ubi banca con 19.500 conti e Mps con 14 mila.

Non compaiono nella ricerca invece i numeri del primo gruppo bancario nazionale, Intesa Sanpaolo, che non diffonde dati. Le banche inoltre si stanno muovendo con diverse modalità nella comunicazione delle cifre. Alcune utilizzano il proprio sito internet, mentre altre espongono le liste nelle singole filiali.