Gli effetti della luna sulle attività umane

4 Novembre 2009 0 di Elvio

La luna, la sua luce, il suo crescere e decrescere hanno da sempre affascinato l’uomo sin dall’antichità più remota. Per molte civiltà è stata usata per misurare il tempo e, con le sue fasi, è stata spesso associata ad un sistema vivente che nasce, cresce e muore.
Credenze molto diffuse hanno stabilito una relazione fra il ciclo lunare e quello vitale.
La credenza più diffusa lo collega anche al ciclo mestruale, ma è solo una coincidenza casuale in quanto tale legame non esiste per altre specie non umane.
Secondo le credenze tramandate dalla tradizione popolare contadina però, (anche in seguito all’esperienza acquisita attraverso i secoli), si può notare come la maggior parte dei vecchi contadini tenga in molta considerazione le fasi lunari nelle diverse pratiche agricole come semina, messa a dimora, innesti, potatura, raccolta, vinificazione, taglio della legna e molto altro.

Dal punto di vista scientifico gli influssi accertati della luna sono due soli: effetto gravitazionale e l‘irradiazione luminosa.
Il primo effetto determina le maree che dipendono dalla sensibile differenza della forza gravitazionale generata dal nostro satellite in punti diversi della terra e possono generare maree oceaniche (che possono spostare anche enormi masse di acqua), le  maree atmosferiche (che possono provocare piccole differenze di pressione e quindi effetti localizzati sulla metereologia) e deformazioni superficiali che è la deformazione del suolo terrestre dovuta all’attrazione lunare e l’elasticità del suolo (ma quest’ultimo crea effetti irrilevanti).
Riguardo invece la radiazione luminosa della luna, essendo questa molto debole, non produrrebbe effetti scientificamente rilevabili sugli essere viventi.
Dal punto di vista scientifico quindi viene affermato che questi effetti sono macroscopici sulle grandi dimensioni ma, nel caso dell’uomo o dei vegetali, si hanno effetti talmente piccoli da non poterne avere influenze rilevanti.

I sostenitori invece degli effetti della luna sugli esseri viventi e sulle piante fanno quasi sempre riferimento a queste manifestazioni e dimostrano (in verità senza una metodologia certificata e dimostrabile) che gli effetti ci sono e sono palesi a tutti.

Considerando che il nostro approccio verso questi fenomeni sia sicuramente scientifico ed altamente scettico, vogliamo però illustrarvi alcuni fatti e detti popolari piuttosto coloriti ed affascinanti.

Una azienda agricola biologica di Bergamo Settimo Cielo (anch’essa scettica)  ha fatto delle prove empiriche, e scrive:

… abbiamo deciso di fare un esperimento utilizzando un semenzaio.
In ambiente controllato abbiamo seminato diversi tipi di peperoncino: una prima semina in luna calante ed una seconda in luna crescente quindici giorni più tardi.
I semi erano gli stessi e la germinazione è avvenuta nello stesso semenzaio.
Questi i risultati: dopo 10 giorni, considerando la semina di 12 piantine, abbiamo avuto una germinazione di 2 piantine tra quelle seminate in luna calante e di 10 tra quelle seminate in luna crescente.
Ripeteremo sicuramente l’esperimento perché il dubbio ci rimane…

Queste infatti le regole base dettate dalle tradizioni contadine:
– La semina ed il trapianto dei fiori vanno eseguiti a luna crescente, così come la messa a dimora di siepi e arbusti.
– Con la fase di luna calante si eseguono le potature invernali ed estive delle siepi.

 

 

Nel 1924 uno studioso tedesco, Rudolf Steiner, espose, in un corso per agricoltori, i principi dell’agricoltura bio-dinamica, dove venivano superati i limiti di un’agricoltura basata esclusivamente su concetti tecnici. Secondo Steiner, le “forze cosmiche” venivano a far parte di quei fattori che effettivamente concorrevano alla produzione. Vennero quindi fatte ricerche approfondite e particolareggiate che dimostrarono l’effettiva influenza della Luna sulle attività agricole. Durante queste ricerche egli rilevò l’azione indurente e negativa per le coltivazioni della posizione in perigeo (il punto dell’orbita della luna intorno alla Terra più vicino da questa) e la positività della posizione in apogeo (il punto dell’orbita della luna intorno alla Terra più lontano da questa). I periodi dei nodi lunari si rilevarono posizioni critiche per i lavori, quindi da evitarsi.
Si fecero altri esperimenti seguendo il ritmo della Luna ascendente e discendente, e tutti dimostrarono che il periodo ascendente favorisce la salita della linfa verso la sommità delle piante ed è perciò il momento più favorevole per la semina, per il prelievo delle marze e per gli innesti, la raccolta dei frutti e la produzione di conserve e marmellate, mentre il periodo discendente favorisce lo sviluppo radicale e indebolisce il flusso della linfa. Durante questo periodo vanno eseguiti i lavori di potatura degli alberi e delle siepi, i trapianti e le piantagioni, la distribuzione del composti e dei liquami e la raccolta delle radici.

Al contrario degli studiosi della Scienza Ufficiale, che rimanevano scettici davanti alle proposte rivoluzionarie di Steiner, altri ricercatori, con l’appoggio d’università lungimiranti (soprattutto tedesche e svizzere) continuarono a percorrere la strada intrapresa dal maestro. Attorno al 1950 i pazienti lavori di Maria Thun (tedesca e attualmente esponente di maggior rilievo tra i biodinamici) sulle influenze lunari nella vita delle piante, approdarono ad un traguardo importante. Essa decise, infatti, di considerare anche l’aspetto zodiacale dei ritmi lunari.
… ma qui la questione si complica e si potrebbe arrivare a dimostrare persino che son veri pure gli oroscopi!

La questione è tutt’ora aperta: non vi è scienziato che crede all’influenza della luna sull’agricoltura e non vi è contadino che crede agli scienziati.
Da parte mia posso consigliarvi alcune letture scettiche qui, qui e qui e letture che sostengono queste tesi qui, qui e qui

Mentre un sofisticato calendario dove poter trovare le fasi lunari, eclissi, satelliti, perieli, afeli, effemeridi, ecc. in ogni anno passato e futuro ed in ogni località, lo troverete nelle pagine dell’astrofilo Marco Menichelli oppure, più semplice ma sempre perpetuo, lo trovi qui.

Io, nel frattempo, mi tiro da parte. Saluti