Come proteggersi dal sole estivo

1 Luglio 2010 0 di Elvio

Secondo gli antropologi l’uomo è nato dai 3 ai 4 milioni di anni fa nell’Africa sud-orientale. Essendo questa una regione dove i raggi solari sono permanentemente allo zenith (quindi massima energia solare), l’uomo è ovviamente nato con la pelle scura. Una pelle cioè ben protetta da un’abbondante e attiva presenza di pigmento melaninico (la melanina è in pratica un filtro naturale contro le radiazioni solari) che serve per evitare i possibili danni dei raggi ultravioletti sull’epidermide.
Si seduce quindi che la prima razza umana sia stata sicuramente nera.
Nel corso dei secoli e dei millenni, l’uomo si è spostato sempre più a Nord, e la pelle, per la carenza solare, si è progressivamente e naturalmente schiarita, fino a diventare, in certi soggetti, totalmente chiara ed indifesa nei confronti del sole. Principalmente per questo motivo che si sono contraddistinte varie razze dalle caratteristiche estetiche simili, ma di colore diverso. Ecco quindi i nord-africani, gli asiatici, i mediterranei del sud e del nord, i celtici, gli anglosassoni ed i biondissimi scandinavi.
Va chiarito che il progressivo sbiancamento della pelle si è reso necessario per adattarsi al nuovo ambiente, in quanto, abitando regioni dove i raggi vitali del sole erano estremamente scarsi, l’uomo aveva bisogno di porre il minor impedimento possibile per catturare quella poca illuminazione delle zone dove vivevano, questo per poter riuscire ugualmente a sintetizzare la vitamina D ed a godere degli effetti benefici e fotobiologici utili all’organismo umano.