Allergie stagionali: una tortura

31 Marzo 2012 0 di Elvio

L’arrivo della primavera segna l’inizio di un nuovo ciclo annuale: dopo il freddo e tetro inverno la natura rinasce a nuova vita in un’esplosione crescente di colori e di… profumi.

Non per tutti, però, questo bel periodo viene vissuto gioiosamente, per qualcuno la nuova stagione rappresenta il ritorno puntuale delle allergie. Almeno il 10 – 15% della popolazione italiana (circa 7 milioni di individui) è colpita da fenomeni allergici dovuti maggiormente ai pollini delle piante.

Per meglio chiarire da dove nasce questo fastidiosissimo disturbo stagionale, occorre cominciare a capire brevemente che cosa è e come si comporta il nostro sistema immunitario e perché questo apparato è considerato il maggiore responsabile dei sintomi allergici.

Il sistema immunitario

E’ un microsistema atto a preservare l’integrità dell’organismo ed a difenderlo da agenti esterni ritenuti estranei e virtualmente pericolosi.
Quando una sostanza entra in contatto con il nostro corpo il sistema immunitario opera una prima fase di riconoscimento tra le sostanze pervenute e cerca di riconoscerle rispetto alla propria “memoria interna”: se vengono riconosciute come compatibili con l’organismo viene  accettata e tollerata, se non riconosciuta viene attaccata.
In quest’ultimo caso speciali particelle chiamate anticorpi, inglobano l’elemento estraneo e lo distruggono.
Una particolarità importante è la capacità del sistema immunitario di aggiornare la propria banca dati (memoria interna) ogni volta che viene in contatto con sostanze sconosciute: in questo modo la reazione di attacco e distruzione sarà più rapida ed efficace, e viene esclusa la fase iniziale di riconoscimento (più lenta).

Che cosa è l’allergia

L’allergia è quindi una eccessiva reazione di difesa del sistema immunitario di fronte a sostanze considerate per errore nocive. L’errore avviene nella prima fase di confronto, cioè la sostanza estranea non solo viene riconosciuta come non compatibile con l’organismo, ma ne viene anche erroneamente aumentato il grado di pericolosità.
Il sistema immunitario così imbrogliato, da un lato segnala il corpo estraneo in memoria e dall’altro prepara un numero eccessivo di anticorpi pronti a reagire massicciamente qualora se ne ripresentasse un nuovo contatto (sensibilizzazione alla sostanza).

Le cause

Ad oggi non è ancora possibile capire precisamente le cause di questo errore funzionale e nemmeno si riesce a stabilire quali soggetti sono potenzialmente a rischio e chi no.
Si conosce solo che il tempo chiamato di allergizzazione (tempo che trascorre tra il primo contatto con la sostanza e lo scatenamento dei sintomi) non è uguale per tutti; è dimostrato che questo periodo può variare da qualche giorno fino a diversi anni a seconda dell’individuo e delle proprie sensibilità.
Altrettanto noto è che vi sia una influenza ereditaria di queste sensibilizzazioni, più del 30% dei bambini che hanno un genitore che soffre di allergia possono sviluppare gli stessi fenomeni allergici anche molto tardi e persino in età adulta.

Le sostanze allergizzanti

Gli allergeni entrano in contatto con l’organismo principalmente attraverso l’aria respirata. Le sostanze più comuni e note sono i pollini sospesi nell’aria da metà gennaio a fine settembre.

Il grafico illustra i periodi di maggior presenza di pollini tra le piante riconosciute più allergeniche.

Altri fattori allergenici sono gli allergeni domestici, questi ultimi sono presenti costantemente nelle nostre abitazioni e danno gli stessi sintomi di quelli stagionali.
Tra questi i più conosciuti sono:
– i prodotti che si trovano sulla desquamazione della cute di animali (cani, gatti, uccelli, conigli, ecc.).
– i prodotti fecali di acari dermatofagoidi che vivono negli ambienti polverosi e umidi (specialmente nei materassi di lana, nei tappeti e nelle moquette).

I sintomi

L’allergia può interessare tutte le persone di qualsiasi età e sesso, si manifesta a volte nell’apparato gastroenterico con nausea, vomito, diarrea, ma tendenzialmente con manifestazioni esterne (le più comuni) ugualmente fastidiose e addirittura invalidanti.

– Sintomi nasali con starnuti ripetuti, secrezioni acquose nasali, naso chiuso, prurito.
– Sintomi oculari con prurito, arrossamento, gonfiore, lacrimazione, e persino fastidio alla luce.
– Sintomi respiratori con senso di mancanza d’aria, tosse di origine irritativa, respiro affannoso ed accorciato, stati di asma.
– Sintomi cutanei con prurito, gonfiori, arrossamenti, ponfi.
– Sintomi psicofisici (comuni a tutti) con senso di stanchezza ed irritabilità.

Tutti i sintomi possono presentarsi singolarmente o variamente associati (nei casi più gravi), nelle persone che presentano allergie stagionali da molti anni, può presentarsi anche una complicanza asmatica.

Diagnosi

In genere la diagnosi in un primo tempo si basa sulla presenza dei sintomi descritti che si presentano in prevalenza in primavera o in estate.
In un secondo tempo si pratica un test fondamentale per fare una sicura diagnosi di allergia e per individuare la sostanza che il sistema immunitario considera erroneamente nociva.

– Prick test. E’ una prova diagnostica anche chiamata test cutaneo o cutireazione con allergeni. Si praticano delle scarnificazioni cutanee non sanguinanti e non dolorose di un centimetro sulla faccia interna del braccio e distanti fra loro almeno due centimetri. Su ognuna si depone una goccia di soluzione acquosa contenente differenti sostanze allergeniche. Laddove avviene una reazione positiva, si forma un ponfo roseo e pruriginoso entro 10-20 minuti.

– Rast test. Per i casi dubbi occorre effettuare il rast, ovvero un test basato su di un prelievo di sangue e sulla ricerca di anticorpi specifici presenti per una o più sostanze allergizzanti.

– Provocazione bronchiale. Esiste un terzo test chiamato provocazione bronchiale agli allergeni, dove si osserva la reazione delle mucose bronchiali inalando per breve tempo vaporizzazioni infinitesimali di allergeni.

Cura

Affrontiamo ora i vari metodi di cura, secondo la medicina ufficiale (medicina allopatica) e secondo le cosiddette medicine naturali o alternative (omeopatia, agopuntura).

Medicina ufficiale
La terapia specifica viene attuata normalmente con cromogliato disodico (farmaco che blocca gli anticorpi) e con antistaminici (farmaci che bloccano l’istamina, cioè la sostanza con la quale gli anticorpi reagiscono con gli allergeni) nelle forme più acute e gravi si utilizzano i cortisonici (farmaci che bloccano il sistema immunitario con più decisione).

La terapia specifica invece viene attuata, dopo il prick o il rast test, con somministrazione sottocutanea di dosi, aumentanti via via, di estratto acquoso contenente l’allergene. Le iniezioni si praticano ogni 2-3 giorni e, come nel caso dei pollini, sono da effettuare per tutto il periodo in cui è presente nell’aria l’allergene. E’ questa una vera e propria immunoterapia vaccinica attraverso la quale si cerca di riparare all’errore del sistema immunitario facendolo abituare alla presenza delle sostanze allergizzanti.
Due sono gli aspetti dubbi di questa cura, (anche se efficace in alcuni soggetti per molto tempo):
– un individuo allergico ad una sostanza può allergizzarsi anche ad altre
–  in molti casi, nonostante tutto, il sistema immunitario continua a ripetere l’errore (non si sa ancora per quale motivo).

Medicina omeopatica
Questa medicina considera una persona diversa l’una dall’altra per cui, in ogni individuo allergico, il medico omeopata cerca di scoprire in che modo è nato un disequilibrio sia corporeo che mentale, tale da provocare una reattività allergica.
Al di là di una terapia specifica omeopatica caratterizzata da un riequilibrio strettamente individuale, è tuttavia possibile intervenire in modo specifico con una cura desensibilizzante.
Da pochi anni è anche disponibile un vaccino omeopatico da somministrare (per via orale) una volta alla settimana da un minimo di 4 fino a 12 settimane.
Il vaccino è composto da dosi omeopatiche (cioè diluizioni infinitesimali) di molte sostanze allergizzanti, non è tossico, non presenta effetti collaterali e, secondo recenti studi, presenta buoni risultati nel tempo.

Sono altrettanto utili i rimedi omeopatici ai disturbi che presenta comunemente l’allergico, vediamone alcuni.
– Allium Cepa: ideale per il naso chiuso, gli starnuti con secrezione acquosa, lacrimazione non irritante che migliora all’aria aperta e fresca.
– Eufrasia: per congiuntivite con lacrimazione irritante e starnuti (esistono anche gocce oculari).
– Nux Vomica: per starnuti mattutini, ipersensibilità agli odori e ai profumi, mucose nasali secche di notte e invece abbondante secrezione di giorno.
– Lachesis: per le allergie che si presentano, o si complicano, con sintomi asmatici soprattutto notturni.

Medicina Cinese (Agopuntura)
Secondo la medicina energetica cinese nelle allergie ci sono due organi non in equilibrio: fegato e polmone.
Per i medici cinesi tutte le reazioni istintive di difesa sono sostenute dall’energia epatica: l’istinto alla “lotta o fuga” appartiene a quest’organo e il sistema immunitario, a quello sottoposto, si prepara conseguentemente all’azione di attacco o di difesa ogni qual volta si presenta una situazione di pericolo.
Il polmone, invece, è l’organo più sensibile agli stress psicologici. Ebbene, in agopuntura l’allergia di tipo respiratorio-oculare, stagionale, è l’espressione di una debolezza dell’energia polmonare concomitante un eccesso dell’energia del fegato.
In primavera, per l’agopuntura, il fegato si trova fisiologicamente al massimo della sua espressione funzionale mentre il polmone, organo dell’autunno, è in un momento naturale di lieve fragilità.
Se in questo periodo si patisce uno stato psicologico di malinconia, di tristezza, di inquietudine, di affanno, perduranti magari molto tempo, per i medici cinesi ne soffrirà in particolar modo l’apparato respiratorio che non potrà così essere un’efficace barriera alle sostanze presenti nell’aria. Accadrà allora che gli allergeni, trasportati dal vento stagionale, potranno penetrare facilmente in profondità nell’organismo trovando un’energia epatica difensiva in doppia allerta sia perché è primavera sia perché il polmone non protegge bene le “porte d’entrata”.
Il risultato di tutto questo è rinite con starnuti e prurito, ostruzione nasale, congiuntivite. In agopuntura, oltre ad una terapia specifica effettuata da un medico esperto di medicina tradizionale cinese, si può consigliare un’autostimolazione di due punti del corpo per attenuare i sintomi delle allergie respiratorie.

Vediamo come localizzarli e come fare.

Il primo punto, per tonificare e fortificare il polmone, è situato dal lato del pollice e nel tratto di passaggio tra polso e mano. Si stimola tutti i giorni a destra ed a sinistra, per tre minuti per parte per circa 20 giorni, con la “Moxa” (la “Moxa” è un bastoncino di foglie di artemisia, detta in Occidente “erba di S. Giovanni”, da accendere ad un’estremità e da avvicinare al punto indicato fino ad avvertire un calore costante e non doloroso)

Il secondo punto si trova, a gomito flesso, all’estremità esterna della piega del gomito, e si stimola in profondità con il dito indice dell’altra mano per tre minuti sia a destra che a sinistra, più volte al giorno, soprattutto quando vi sono sintomi oculari irritativi.

Un altro aiuto per combattere le allergie stagionali viene dalla dietetica della medicina tradizionale cinese: da un lato occorre aumentare nella dieta gli alimenti a sapore agro-acido perché tonificano il polmone e calmano il fegato, dall’altro è consigliabile diminuire sensibilmente gli alimenti dal sapore piccante perché indeboliscono il polmone.
Gli alimenti dal sapore agro-acido sono: pane integrale, pomodori, spinaci, crauti, aceto, limoni, arance, pompelmi, more, mirtilli, mele acerbe, prugne, yogurt, formaggi non fermentati, carne di pollo, basilico.
Quelli di sapore piccante sono: rosmarino, zafferano, noci, carne di cavallo, mostarda, cipolle, aglio, peperoncino, prezzemolo, crescione, ravanelli, pepe, carote, cervello, fegato di manzo e uova.

Prevenzione

Al di là di interventi specifici terapeutici o preventivi (immunoterapia, vaccino omeopatico o agopuntura), non si può ad oggi effettuare una prevenzione efficace fino a che il nostro sistema immunitario non commetta degli errori.
Tuttavia è utile attuare alcune misure precauzionali, durante le stagioni a rischio al fine di limitare i danni delle reazioni allergiche.

Sono dieci regole anti allergiche da far seguire a chi ha avuto anche un lieve raffreddore allergico nella precedente primavera, oppure a chi ha un genitore sofferente di questo disagio stagionale.

Assumere al mattino appena svegli e nel tardo pomeriggio per almeno tre mesi del gemmoderivato di ribels migrum in acqua. Questa pianta è un ottimo riequilibratore del sistema immunitario
Integrare sempre la dieta con vitamine del gruppo C, B e K, utili in particolare per la congiuntivite e la rinite
Evitare alimenti che presentano nell’etichetta la voce aromi naturali perché a volte fra questi si nascondono sostanze allergizzanti, inoltre miele, propoli e polline sono da bandire soprattutto a che soffre di asma allergico
Non assumere farmaci senza previo consulto medico perché che soffre di allergia è molto più sensibile di altri ai prodotti chimici. Attenzione all’acido acetilsalicilico (aspirina) che può scatenare un’asma.
Non fumare ed evitare ambienti di fumatori, perché le mucosi nasali-oculari possono irritarsi maggiormente.
Avere molta cura del proprio corpo e del proprio stato psicofisico
. Dormire sempre molto (almeno 8 ore per notte)
. Alimentarsi tre volte al giorno
. Riposare o “staccare” dal lavoro almeno un quarto d’ora quando ci si sente stanchi
. Fare un’attività fisica settimanale e non agonistica
. Ricavare tempo libero da dedicare a se stessi
. Imparare a non combattere con le proprie emozioni e a gestirle con serenità nel rapporto con gli altri (è noto che emozioni trattenute, stress psichici e fisici, vita sregolata… sono fattori che disarmonizzano il sistema immunitario e aggravano le allergie).

Prestare attenzione alle giornate secche e ventose, con questo clima le concentrazioni nell’aria dei pollini sono massime (sono minime nelle giornate di pioggia)
Non effettuare opere di giardinaggio o del taglio dell’erba nei momenti critici
Preferire la vacanza al mare piuttosto che in montagna: al mare i pollini sono meno presenti, mentre la montagna è adatta solo oltre i duemila metri.
Seguire il calendario pollinico e il bollettino della densità pollinica fornito dall’A.A.I.T.O. (Associazione Allergologi e Immunologi Territoriali ed Ospedalieri).
Questa, a seconda delle varie zone d’Italia e dei periodi mensili, rileva nell’aria le diverse concentrazioni dei pollini più allergizzanti. Per vedere il bollettino clicca qui.

Un saluto e… salute!

fonte Wikipedia, mybestlife